Per l'evento Sulle note del tuo libro (di cui abbiamo parlato qui) apriamo le prime segnalazioni degli scrittori partecipanti.
Cominciamo con Alessandro Tittoto, autore di Due gocce d'anice nel caffè, edito per La Caravella Editrice (C.E. a doppio binario NdR).
Biografia: Alessandro Tittoto, classe 1975, è nato a Vetralla (VT) dove
vive e lavora come impiegato. Appassionato di musica e geografia si dedica da
tempo alla ritrattistica oltre che ad altre espressioni artistiche. In età
giovanile è stato tenore in diversi cori polifonici e autore di diverse canzoni
di musica leggera. Ha scritto numerosi racconti, alcuni pubblicati su riviste, e
collaborato con alcune testate giornalistiche.
Trama: Claudio fa dei sogni catastrofici nei quali intere città
vengono distrutte e in cui un motociclista vestito di nero gli dà la caccia. La
sua vita, invece è tranquilla al limite della monotonia, si divide tra casa e
lavoro, le attenzioni di Letizia, giovanissima fidanzata e due amici
inseparabili. L’incontro con uno strano signore, apparentemente in grado di
leggergli nella mente, getterà Claudio in un viaggio all’interno della sua vita
e lo porterà a mettere in discussione aspetti normali della sua quotidianità. Inoltre
il motociclista nero è divenuto reale uscendo dai suoi sogni e i suoi amici di
sempre sembrano aver cambiato atteggiamento nei suoi confronti. Cosa nasconde
la vita apparentemente piatta di Claudio?
La seconda autrice è Antonella Polenta, che alla Fiera Sulle note del tuo libro parteciperà con tre dei suoi lavori: la silloge di poesie Attraverso la finestra la luna, finalista al Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2009, il giallo Accadde in autunno - Glenn Gould in giallo, e il romanzo finalista al Premio Città di Grosseto Amori sui generis: Una donna in gabbia, che segnaliamo in questa sede, edito da Bertoni Editore (C.E free NdR)
Biografia: Mi chiamo Antonella
Polenta, sono nata a Roma dove vivo e lavoro. Al mio attivo ho diverse
pubblicazioni scientifiche e divulgative, tra cui articoli su riviste,
monografie e libricini. Uno di questi, solo per citare un esempio, dal titolo
“Amico olivo” è stato distribuito presso le scuole primarie e medie di Roma e del
Lazio.
Amo
i viaggi e tutto ciò che concerne i luoghi da visitare, esplorare e
fotografare. Per dare spazio a questa passione ho attivato un sito internet che
raccoglie immagini, resoconti e presentazioni, in PowerPoint, di viaggi. www.antonellapolenta.com.
Ho
iniziato a scrivere poesie in età adolescenziale, ma soltanto da adulta ho
pensato di mettermi alla prova sottoponendo i miei componimenti a gruppi di
esperti, come i bandi di concorsi poetici definiscono i membri della giuria. Ho
vinto dei premi, ricevuto varie segnalazioni e ottenuto la pubblicazione su
antologie e riviste.
Nel
2004 è uscita la mia opera prima, “Amori Traditi”, un libro di poesia, edito da
Ibiskos, da cui è stata tratta la performance multimediale “Riflessi sonori di
immagini poetiche” che è andata in scena alla Casa del Jazz di Roma.
Oltre
alle poesie mi diletto a scrivere racconti, romanzi e letteratura per ragazzi.
Nel
2006 sono risultata vincitrice, per la sezione narrativa inedita, al Premio
Letterario Internazionale Archè Anguillara Sabazia Città d’Arte, con il
racconto “Il lago”.
Nello
stesso anno ho pubblicato il romanzo giallo “Accadde in autunno - Glenn Gould in giallo”.
Nel
2008 mi sono aggiudicata il terzo posto, per la sezione narrativa inedita, alla I edizione del Concorso Nazionale
Letteratura e Narrativa Scientifica “Creatività e Scienza Città di Salerno 2008”
con il racconto “La foresta”.
Nel
2009 ho pubblicato con il contributo della Casa Editrice Montedit la raccolta
di poesie “Attraverso la finestra la luna”,
in quanto finalista al “Premio Letterario Internazionale Jacques Prévert 2009”,
e un libro di racconti dal titolo “Nonno
Egidio e le sue storie”.
Nel
2010 ho ricevuto la menzione d’onore, per la sezione narrativa, alla IV
edizione del Concorso Letterario Internazionale “Don Luigi Di Liegro” con il
racconto “Tobia”, la cui premiazione si è svolta a Roma, Palazzo Valentini, il
09.10.2010.
Nel
2012 è uscito in versione elettronica “Murder. Omicidi a Natale” - Enzo Delfino
Editore. Nel 2013 lo stesso è uscito in versione cartacea, ed è risultato vincitore
alla IV Ed. del concorso IoScrivo.
Nel
2016 ho pubblicato il romanzo storico “Talvolta un libro”, edito da Elmi’s
world.
Nel 2017 in
e-book è uscito il romanzo fantastico per ragazzi “Nel cerchio del tempo” -
Germani Editore, la cui sinossi ha ricevuto il Premio Emozione nella Notte dei
libri 2018 - Roseto degli Abruzzi.
A giugno 2018 ho
realizzato, con gli amici del Gruppo FB "Occhio alla Penna", PerSino
Favole - Fides Edizioni, contribuendo con il racconto "Il paese
colorato".
A settembre dello stesso anno sono arrivata seconda al
Premio Internazionale “Giovannino vive” con il racconto “La storia”.
Sempre nel 2018
ho vinto sia il Contest di poesia, con la composizione "Passato",
organizzato dal gruppo di Facebook "Il Mondo Incantato dei libri",
sia la gara di aforismi. In seguito il Contest racconti con “Un magico Natale”.
Nel 2019 è uscito “Una donna in gabbia” – Bertoni
editore. Il libro è risultato finalista al Premio Città di Grosseto – Amori sui
generis ed è stato presentato al Salone del libro di Torino 2019.
Trama: Nei cosiddetti
anni di piombo (con un arco temporale che va dagli anni settanta agli ottanta
del secolo scorso), in piena contestazione giovanile, rivendicazioni
studentesche ed estremizzazioni concettuali e politiche, si delineano due
figure femminili, molto diverse fra loro, seppur sorelle e con soli quattro
anni di differenza. Una è integrata nel sistema e conformista, l'altra sempre
in cerca di orizzonti libertari e impegnata a livello socio-politico. L'una
coinvolta in una relazione con un francese schivo e riservato tanto da tenere
nascosto il suo passato, l'altra libera da legami sentimentali. Le loro storie
s'intrecciano e si dividono: ognuna percorre la strada più idonea al proprio
temperamento, finché trascorsi degli anni si ritrovano a rivedere il proprio
stile di vita e a imboccare percorsi diametralmente opposti, segregando l'una
in uno spazio ristretto, scevro da qualsiasi forma di spregiudicatezza
libertaria, e portando l'altra ad assaporare la libertà e a perseguire impulsi
creativi. Nel romanzo s'innestano anche elementi di suspense e di mistero.
La terza autrice è Cinzia Del Bigallo Fieri, con Tu che sussurri alla mia anima (selfpublishing).
Biografia: Moglie e madre di due figli, lavora come dipendente pubblica presso la Provincia di Pisa. Nasce a Rosignano Marittimo (LI) nel 1965, inaspettatamente, dopo sole ventiquattro settimane di gestazione, all’ospedale Ernesto Solvay, allora clinica privata riservata ai soli dipendenti dello stabilimento Solvay, dove suo padre lavorava. In seguito viene trasferita d’urgenza all’ospedale di Livorno, dove la accompagna la zia Anna, cui deve il suo nome, e lì rimane per tre mesi. La sua volontà di sopravvivere a quella dura prova rappresenta per tutta la sua famiglia un punto di riferimento, la dimostrazione di come la vita, a volte, può riservare strane e inaspettate sorprese. Sposa Massimo Fieri nel 1985 e si trasferisce a Volterra (PI) dove tuttora risiede. In seguito alla nascita dei suoi due figli e dopo aver trovato lavoro, ha potuto, in accordo col marito, realizzare il sogno di bambina, quello di allevare cavalli. Dà così inizio all’allevamento di Quarter Horse e Quarab, e nel 2011 lo trasferisce al figlio più piccolo, Dario, titolare dell’allevamento cavalli Tre Barre. Da sempre buona lettrice, ha spesso sognato di scrivere a sua volta, ma ha accantonato, fino ad oggi, questa sua seconda passione per concentrarsi sulla famiglia. In un particolare periodo della vita, per non soccombere a un evento demoralizzante, prende il coraggio a due mani e scrive il suo primo romanzo, “Tu che sussurri alla mia Anima”, speranzosa che dalla lettura delle sue pagine scaturisca, nelle lettrici e nei lettori, un breve momento di riflessione su come ognuno di noi vuole vivere la propria vita, perché questa è un dono non richiesto, come, dove o con chi viverla è una scelta.
Trama: Onore, rispetto, questi sono i fondamenti di vita di Maria. Maria Castillo, questo è il suo nome completo, ragazzina sedicenne indomita e ribelle, figura centrale del romanzo, figlia del Marchese e Senatore del Regno delle Due Sicilie dell’età Borbonica, Giuseppe Castillo anch’esso discendente di una nobile famiglia spagnola. Coraggio nell’accettare il destino assegnatole. Perseverare nella scelta della propria strada. Maria, ha anche singolari e particolari origini materna, Donna Rosalia Escobedo, l’ultima erede di Rodrigo Escobedo, membro dell’equipaggio della Santa Maria nella ben nota spedizione di Cristoforo Colombo, era stato incaricato dai reali di Spagna di redigere un diario sulle vicende della spedizione che sbarcò, al contrario di ciò che racconta la storia, nell’isola di San Salvador, entrando in contatto con il popolo autoctono, i Taino. Di tale popolo Rodrigo, divenne un assiduo ospite, innamorandosi della figlia del capo cacicco, sacerdotessa e sciamana, Maya.
Giuseppe Castillo, ha promessa in sposa Maria, con tanto di contratto scritto, per sanare i suoi debiti, contratti dopo la morte prematura della moglie, al figlio ventunenne del Sultano dell’Oman, Sargon Dib Sultan, che per anni viene tenuto all’oscuro di tale accordo.
La storia si svolge prevalentemente nella masseria Castillo a Camporeale, dove Maria cresce accudita da Anita, da prima dama di compagnia della madre, e dopo, sua madre adottiva, governante e confidente. La notte antecedente il suo sedicesimo compleanno, uno strano sogno cambierà la sua vita, tanto da farle dubitare di essere sana di mente. Il giorno successivo, il padre l’ha convoca presso il loro palazzo a Palermo e da qui in poi, la sua storia si snoda tra trame particolari di natura sciamanica e complotti di attentati che porteranno Maria a crescere lasciandosi alle spalle la fanciullezza.
Tu che sussurri alla mia Anima si presenta come un romanzo colto, vitalistico, corale, in cui non sono rilevanti solo i personaggi principali e in cui, come non mai, rivestono un’importanza fondamentale i contesti storici e sociali; Un testo che sa un po' di Gattopardo, ma pervaso da una prorompente sensualità espressa con passione ed eleganza; è un’indagine psicologica sull’incontro tra mondi ed epoche diverse, laddove si affrontano ad esempio questioni legate al maschilismo e alle similitudini che c’è tra la religione musulmana e quella cristiana, arricchito da un pizzico di esoterismo e da echi meridionali, un grande atto d’amore verso la terra dei propri avi, la Sicilia.
Ultimo autore per oggi: Claudio Pepe con il suo Com'è amaro il paradiso, edito da Leone Editore (C.E. a pagamento NdR).
Trama: Il romanzo racconta le vicende di una donna benestante che
viveva ad Aleppo in Siria.
Eravamo nel periodo dal 2011 al 2016 quando Ibraim al-Badrì,
con il nome di battaglia Abu Bakr al-Baghdadi, ricostituì il Califfato. Il
racconto è compreso in un arco di tempo che va dal 2013 al 2016. Tre anni.
La protagonista di 46
anni, nata in Siria, moglie di un jihadista, fu lasciata dal marito che preferì
combattere con un gruppo di guerriglieri anziché rimanere con lei.
Dopo un periodo in cui era rimasta sola nella sua grande
villa riccamente arredata, in uno dei
numerosi bombardamenti della città, un missile distrusse l'edificio lasciandola
senza un posto dove abitare ad Aleppo.
Scomparsi i parenti
di lui, e senza i suoi familiari, decise di andare a vivere in una piccola casa
di villeggiatura di proprietà ad A'zaz vicino al lago di Maydanki.
Intrapreso il viaggio, incontrò nella stazione dei treni di
Aleppo, una giovane ragazza intenta a suicidarsi gettandosi sotto le ruote del
treno proveniente da Damasco.
Con coraggio Jamleh, la protagonista, salvò la giovane dal
tremendo impatto.
Quest'ultima, immersa nella solitudine e scossa dalla
perdita della sua villa, invitò la ragazza a seguirla nella piccola dimora di
A'zaz.
Dopo un breve periodo di convivenza le due donne
s'innamorarono una dell'altra per poi trovarsi in una storia ricca di passione
e sesso.
In un contesto di guerra tra combattenti di varie fazioni,
le due donne riuscirono a superare il clima di orrore sostituendolo con la
forza della loro inconfessabile omosessualità che lentamente finì per sfociare
in un amore fatto di sentimenti e
piaceri.
Una sera un gruppo di tre o quattro sicari si introdussero in casa, dove con violenza inaudita
uccisero Thaira, la giovane ragazza, dopo averla violentata. Uno di loro non
risparmiò dalla violenza nemmeno Jamleh, pur lasciandola in vita.
Scossa dalla morte dell'amica, la protagonista decise di
lasciare la Siria e recarsi in Europa.
Giunta, dopo il viaggio a Lampedusa in una bagnarola colma
di migranti, fu costretta a rimanere per diverse settimane nel centro di
accoglienza prima di potersi allontanare con il permesso di soggiorno in
qualità di rifugiata.
Nel luogo affollatissimo di Lampedusa, Jamleh dovette subire
altra violenza da parte dell'uomo che ad A'zaz voleva fare sesso con lei, ma
che fece solo con se stesso, tanto era preso dalla bellezza della donna che
aveva di fronte.
Aiutata da Giorgio, un volontario, uscì dal luogo dove
dovette subire ogni sorta di umiliazione, per poi ritrovare la forza di vivere
che aveva prima della distruzione della sua casa di Aleppo e la morte di
Thaira.
Consigliata da quest'ultimo, un vero gentiluomo, partì per
Roma dove andò a convivere con Samanta, una giovane dalle fattezze di una
modella.
Anche in questa unione, tra le due donne, ci fu del tenero
che le portò a fare l'amore fino a varcare i confini della fantasia sessuale.
Avvisata da Giorgio, con una email che, Far al-Zaharani il
violentatore, era stato arrestato e si trovava a Rebibbia, volle fargli visita
per scoprire cosa era veramente accaduto la sera dell'uccisione di Thaira.
Ciò che scoprì nel colloquio con l'uomo, le stravolse
completamente il modo di vedere la vita.
Riappacificata con se stessa, si aprì lo studio medico a
Roma, dove esercitava la professione di psicologa laureata a Damasco.
Una mattina...l'esplosione fu di una violenza inaudita...
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